Cappotto termico esterno con ECOBONUS 110%: ecco quello che c’è da sapere
Negli ultimi tempi, sempre più persone stanno sfruttando il contributo statale conosciuto con il nome di Ecobonus 110%. In effetti, sono davvero tanti coloro che stanno cercando di approfittare di quest’incentivo, realizzando lavori edili nella propria casa oppure nel proprio ufficio. Come utilizzare al meglio tale bonus? Ebbene, un’ottima soluzione potrebbe essere quella di commissionare un cappotto termico esterno. Perché può essere una buona idea e come fare? Ecco tutto quello che bisogna sapere al riguardo.
Cappotto termico esterno: perché è vantaggioso richiederlo?
Come prima cosa, è bene approfondire perché è vantaggioso richiedere un cappotto termico esterno usufruendo del bonus statale. Questa tipologia di isolamento termico può fare al proprio caso per diversi motivi. In primo luogo, un cappotto casa esterno riesce a garantire un clima ottimale all’interno dell’abitazione o dell’ufficio personale. In questo luogo, tutti coloro che popolano l’ambiente interno potranno sentirsi sempre a proprio agio e godere di un’atmosfera confortevole. Difatti, occorre considerare che un cappotto termico esterno garantisce ottimi risultati sia durante le stagioni calde sia durante quelle fredde. Dunque, tale isolamento termico ha valenza pratica per ogni periodo dell’anno.
Inoltre, grazie a questo sistema è possibile anche eliminare fenomeni fastidiosi come muffa e umidità. Ne consegue un ambiente interno più pulito e salutare, ma soprattutto bello da vivere giorno dopo giorno. Per queste ragioni dunque, può essere davvero vantaggioso sfruttare l’ecobonus 110% offerto dallo stato per richiedere un cappotto termico esterno.
Come sfruttare l’ECOBONUS 110%?
A questo punto qualcuno potrebbe chiedersi come fare per sfruttare il nuovo bonus edilizia offerto dallo Stato italiano. Ebbene, ci sono diversi passaggi da seguire per poter compiere quest’operazione in modo corretto. Come prima cosa, occorre specificare che il cappotto termico fa parte dei cosiddetti interventi trainanti, vale a dire quei lavori che rientrano nell’erogazione del bonus. Dunque è possibile richiederlo per svariate tipologie di edifici come case, appartamenti, uffici e simili.
Allo stesso tempo comunque, si ricorda che attraverso questo lavoro edile, l’immobile che viene sottoposto a modifiche deve rispettare determinati criteri in fatto di risparmio energetico. Nella fattispecie, le indicazioni contenute all’interno del DL Rilancio recitano quanto segue: “Sono agevolati gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali e inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo, o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno”.
Ma quali sono le spese ammissibili che si possono richiedere con questo bonus? Nei dettagli, grazie a tale agevolazione è possibile risparmiare sulla fornitura e sulla messa in opera del cappotto casa, l’eventuale demolizione o ricostruzioni delle pareti o degli impianti tecnici pre-esistenti. In parole povere dunque, il cappotto termico può essere richiesto interamente grazie a tale bonus a patto che rispetti le condizioni sopra elencate.
Come verrà versato il bonus? Quest’argomento è stato a lungo oggetto di discussione, ma sembra che si sia raggiunto un accordo comune. Difatti, l’importo verrà versato all’azienda che effettua i lavori in cinque rate annuali che avranno lo stesso importo. A controllare che tutti i lavori siano stati svolti nel modo corretto e rispettino i requisiti richiesti ci sarà l’ENEA che vigilerà onde evitare frodi o truffe.
Ora che si conosce quest’opportunità non occorre fare altro che rivolgersi ad un’impresa edile professionale e qualificata che accetta l’ECOBONUS 110%, così da ottenere il proprio cappotto termico in modo intelligente, sfruttando tale incentivo.